sabato 21 giugno 2008

Lettera all'On. Calderoli

Gentile Onorevole ,
Le ho scritto precedentemente per farLe conoscere il disagio economico
che le donne separate sono costrette a subire, e sinceramente mi
aspettavo una Sua risposta. Sono separata ,ho due figli, il marito ,tra
l'altro benestante, contribuisce con un assegno mensile stabilito dal
tribunale. Naturalmente penso che tutti gli avvocati, compresi i
tribunali, dimenticano che all'assegno si aggiunge lo stipendio che viene già
tassato alla fonte, e quindi scatto ad un'aliquota superiore. Il
marito invece detre la somma, a me versata, totalmente, scattando ad
un'aliquota inferiore. Secondo la giustizia la donna separata dovrebbe
mantenere lo stesso tenore di vita, ma questo non è assolutamente
vero:pago tasse e non ho neanche la 1°casa.
Fiduciosa di conoscere una Sua opinione
La ringrazio

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